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L'educazione del medioevo

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I Sofisti e la nascita della paidéia

Il termine Sofista (che significa colui che sa usare il sapere) indica i primi insegnanti a pagamento degli aspiranti politici.I Sofisti intendono insegnare l'areté politica, cioè la tecnica con cui un uomo politico può sostenere in pubblico le proprie tesi e  sconfiggere quelle degli avversari. La nuova virtù consiste nell'abilità dialettica e retorica, cioè nell'arte del linguaggio.  le teciche insegnate dai sofisti sono due:  -la dialettica, che consiste in un dialogo tra due o più interlocutori, nel quale ciascuno cerca di provare razionalmente la validità delle proprie posizioni confutando quelle dell'avversario; -la retorica, che consiste in lunghi discorsi con i quli persuadere un vasto uditoriuo. La persuasione fa spesso appello a desideri, paure, speranze piuttosto che ad argomenti razionali.  Nell'ambito del loro insegnamento entrano la poesia, il mito e le scienze. In questo modo vengono gettate le basi della paidéia greca, di un insegnamento il cui

Le due città-stato

Sparta e l'educazione del soldato: Sparta conosce il suo maggior splendore nel settimo secolo avanti Cristo. questa polis ha un'organizzazione di carattere militare. la società è divisa in tre classi: - spartiati : i cui membri si dedicano all'attività militare e alla guerra - perièci : uomini liberi, artigiani e commercianti - iloti : schiavi senza alcun diritto Lo stato cura la formazione dei ragazzi, che dovranno diventare soldati coraggiosi, rispettosi  della gerarchia militare. L'istruzione mira prevalentemente all'irrobustimento del corpo e all'addestramento militare. Nel periodo dell' efebato i giovani vengono sottoposti a dure prove di resistenza fisica. tra queste c'è quella di rubare legna e erbaggi negli orti. I maschi spartani all'età di 18-20 anni devono superare difficili prove di adattamento e mostrare abilità militari e di comando. Atene e l'educazione del cittadino: Ad Atene si impone un modello educativo coerente con l

L'educazione nel mondo greco

La Grecia arcaica e i poemi di Omero: Le testimonianze più antiche di qualche forma di educazione sono i miti. In particolare i due poemi: l'Iliade e l'Odissea. Questi due poemi sono attribuiti a un cantore cieco, Omero. In realtà Omero non ha fatto altro che raccogliere e unificare leggende precedenti diffusi nell'area greca. Nei poemi omerici compare il concetto di areté . Questo termine significa la virtù, non esclusivamente nel senso di virtù morale ma nel senso di capacità o abilità. Esistono quindi varie areté. Nell'Iliade c'è una areté militare mentre nell'Odissea c'è un areté intellettuale. La funzione educativa di questi poemi è quella di presentare esempi di virtù da seguire. Esiodo e l'areté del mondo contadino: Accanto a Omero va ricordato Esiodo , il poeta più antico della Grecia continentale e il primo del quale si abbiamo notizie storiche attendibili. Le sue opere più famose sono la Teogonia e le Opere e i giorni . Nella Teogonia Es

Motivazione

La motivazione é un fattore dinamico del comportamento umano, che attiva e dirige l'organismo verso una meta; le motivazioni possono essere coscienti o inconsce, semplici o complesse, fisiologiche o psicologiche, personali o sociali. la motivazione è strettamente connessa a un bisogno ossia da uno stato di tensione provocato dalla mancanza di qualcosa avvertito dal soggetto come necessario. Abraham Maslow ha descritto la gerarchia dei bisogni con questa piramide. Secondo Maslow un bisogno di livello superiore può essere soddisfatto solo se è stato già soddisfatto il bisogno di livello inferiore. MOTIVAZIONE INTRINSECA: Vi sono situazioni nelle quali la motivazione dell'apprendimento è il premio o la ricompensa. questa ricompensa è definita dai comportamentisti rinforzo . In questo caso parliamo di motivazione estrinseca. In parecchi altri casi , però, la motivazione è intrinseca ed è costituita dalla curiosità. in altri casi è il piacere che si prova nel fare qualcosa.

Studiare: come e perchè

Le motivazioni e attribuzioni entrano a far parte di una particolare competenza chiamata imparare a imparare, a cui oggi non solo la scuola ma l'intera società attribuisce grande importanza. In secondo luogo le motivazioni e le attribuzioni sono una componente dell'apprendimento di cui lo studente e il docente devono essere consapevoli e che si affianca ad altre, gli stili cognitivi e le emozioni. Imparare a imparare Imparare a imparare è l’abilità di organizzare il proprio apprendimento sia a individualmente che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità. E’ un’opportunità che permette alla persona di perseguire obiettivi di apprendimento basato su scelte e decisioni prese consapevolmente e autonomamente, per apprendere, ma soprattutto per continuare ad apprendere, lungo tutto l’arco della vita e nella prospettiva di una conoscenza condivisa e di un apprendimento come processo socialmente connotato. Come si

Insegnanti e allievi

La comunicazione educativa è innanzitutto una trasmissione di informazioni tra un mittente ( insegnante) e ricevente ( allievo).Il messaggio deve essere trasmesso in modo efficace tenendo conto che la comunicazione segue una dinamica circolare nella quale mittente e ricevente si scambiano i ruoli: lo studente che ascolta l'insegnante reagisce con domande, cenni del capo e diventa a sua volta mittente di un messaggio che il docente riceve. Per evitare che la comunicazione sia disturbata, è opportuna la comunicazione esplicita : il ricevente dichiara di aver ricevuto e compreso il messaggio permettendone, se è necessario, la riformulazione. E' quindi importante che l'insegnante o educatore, in quanto adulto e facilitatore del processo di insegnamento-apprendimento verifichi le modalità e l'efficacia della propria comunicazione. L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE : Il dialogo educativo tra l'insegnante e l'allievo è condizionato da molti fattori. Innanzitut